- Dettagli
- Scritto da Lorenzo Stocco
- Categoria: Le Aizoaceae
- Visite: 869
Autore Lorenzo Stocco
Tra le aizoacee troviamo anche alberi? Beh alberi direi di no, ma sicuramente ci sono alcuni generi e alcune specie che presentano caratteristiche arboree, alcune possono addirittura raggiungere l’altezza di un metro e mezzo e più, hanno fusti che sembrano legnosi e un portamento da piante cespugliose.
Fiori di Mestoklema tuberosum
Tra queste aizoacee cespugliose troviamo il genere Stoeberia che annovera circa 5 specie presenti tra la parte sud della Namibia ed il confine nord del Sud Africa nella fascia che si affaccia all’oceano Atlantico, esse rappresentano le più arboree del gruppo raggiungendo anche i 3 m di altezza con fusti piuttosto grossi, hanno anche una certa importanza per l’utilizzo come combustibile del carbome di ottima qualità che si ricava dal loro legno. Sono piante che vanno in riposo estivo ed hanno un periodo di fioritura che va dall’inverno alla primavera, sono di facile semina ma è difficile riprodurle per talea. Non ho esperienza di coltivazione di questo genere di piante, quindi non sono in possesso di foto da mostrarvi, su internet sicuramente potrete trovare, con una breve ricerca, il materiale fotografico relativo al genere.
Trichodiadema in fioritura (un piccolo bonsai)
Vi parlo più facilmente, perché lo coltivo, del genere Mestoklema, come forma arborea lo metterei subito dopo Stoeberia, lo troviamo presente in una vasta area centrale del Sud Africa e in alcune ristrette zone della Namibia distanti dalla costa atlantica. E’ un genere a crescita estiva e la fioritura arriva in piena estate, ama essere ben bagnato nel periodo vegetativo, ed avere grandi e profondi vasi in cui sviluppare robuste radici. Dalle mie informazioni le piante possono avere fusti grossi fino a 10 cm e a volte le si trovano in vendita col fusto tagliato a formare come un caudice da dove poi ripartono i getti nuovi dei rami. In coltivazione ho Mestoklema arboriforme e M. tuberosum, colgo l’occasione per far notare che in commercio ci sono piantine di Delosperma napiforme vendute come Mestoklema tuberosum o M. macrorrhizum, cosa che inizialmente, quando mi sono indirizzato nella coltivazione delle aizoacee, mi ha fatto molta confusione.Io stesso ho dato via diverse piantine col nome sbagliato. Il Delosperma lo si riconosce subito per via delle piccolissime dimensioni (rimane per sempre in vasetti da 5 cm) e i fiori biancastri.
La semina di Mestoklema è semplice ed altrettanto semplice e più veloce la riproduzione per talea; perché possa svilupparsi bene anche l’apparato radicale è necessario fornire ampi vasi e abbondante nutrimento durante la buona stagione. Solo dopo alcuni anni lo svaseremo e nel nuovo vaso metteremo in evidenza sopra il terreno le grosse radici che nel frattempo si sono formate. A questo punto lo potremo trattare come un bonsai con potature per mantenere una forma adeguata e con i resti delle potature facendole radicare otterremo molte altre piante.
Antimina alborubra
Le due specie M.tuberosum e M. arboriforme ho imparato a distinguerle solo coltivandole, notando sostanzialmente alcune differenze minime. M. tuberosum ha corteccia più scura, foglie di un verde più scuro e leggermente più piccole, i fiori sono di colore arancio scuro, M. arboriforme ha tronco più chiaro tendente a volte all’ocra gialla, foglie leggermente più lunghe ma di un verde più chiaro, anche i fiori sono di un giallo aranciato più chiari del M. tuberosum. Non so se in natura ci sia differenza nelle dimensioni che possono raggiungere, ma nei vasi in coltura queste differenze non si riesce a capirle. Entrambi dopo la fioritura lasciano per anni agli apici dei rametti degli esili steli secchi. Altro genere a cui rivolgersi, specialmente per gli amanti delle forme bonsaistiche, è sicuramente il Trichodiadema, del quale abbiamo già avuto modo di parlare. Quasi tutte le sue specie ed alcune in particolare, possono essere coltivate come dei piccoli gioiellini di bonsai; oltretutto son piante di facile coltivazione e dalle ricche e vistose fioriture. Il Delosperma non ha molte specie che si prestano ad essere trasformate in bonsai ma qualcuna la si può adattare. Un genere invece vicino alle forme arboree è Astridia vive al sud della Namibia al confine col Sud Africa verso la costa atlantica, in questa area il periodo di riposo delle piante è l’estate. La riproduzione da seme è facile, un po’ meno da talea. Sono piante alte alcuni decimetri, con fiori gialli, bianchi, rossi o rosa, non le trovo adatte come bonsai. Simili ad Astridia troviamo anche alcune Ruschia e alcune Antimima e un genere con una unica specie che si chiama Eberlanzia spinosa, pianta cespugliosa più che arboricola e come dice il nome si tratta di una aizoacea con le spine.
Antimima sp.
Comments powered by CComment